Street Boulder, uno sport ovunque
La città è piena di mura, colonne, campanili, strutture che possono essere guardate, ammirate, aggirate
[et_pb_fullwidth_image src="/wp-content/uploads/2018/10/terracina-street-boulder-10.jpg" _builder_version="3.0.91"]La città è piena di mura, colonne, campanili, strutture che possono essere guardate, ammirate, aggirate. Eppure le stesse strutture posso essere usate per correre, saltare, scalare! Sì, perfino scalare. Prende sempre più piede, come una moda, come un pensiero forte, l’urban climbing, l’arrampicata in città. È ormai uno sport, e oggi, grazie alle numerosissime gare in giro per l’Italia, si può praticare legalmente. Ma non è stato sempre così. Lo street boulder, parola che meglio mostra la discendenza di questa pratica dall’alpinismo, nasce come illegale. Viene dalla nobile arte dello scalare le montagne, dove l’uomo e l’altezza misurano la comprensione l’uno dell’altro. Dove i tuoi limiti sono messi alla prova: i muscoli, la pazienza, la resistenza. La misura dello spazio. Dove saltare, quando farlo. A quale appiglio tenersi. Ne andava della vita stessa.